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CENNI BIOGAFICI- |
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Accademia di Brera
con Pino Gastaldelli con Luigi Cavallo alla presentazione di una mostra a Fortunago |
Conclusi gli studi liceali presso l’Artistico Mattia Preti di Reggio Calabria, grazie a una borsa di studio frequenta l’Accademia di via Ripetta a Roma, nel corso di Scultura di Pericle Fazzini. Dopo il primo anno, decide di trasferirsi a Milano; segue all’Accademia di Brera, il corso di Scultura di Marino Marini con assistente Alik Cavaliere. Nel ’68 anche gli studenti di Brera vivono i fermenti della contestazione giovanile. L’Accademia viene occupata, si creano percorsi di studio alternativi che concorrono a creare un clima di nuove aperture e vivacità culturale. Le lezioni tradizionali non sono più seguite, per cui Jelo, non avendo rispettato scadenze, firme di presenza ed esami finali, è costretto a cambiare corso e a seguire quello di Pittura con Purificato. Nella sostanza cambia poco essendo ancora le aule di Alik Cavaliere il centro della contestazione. Sono anni importanti nella formazione dell’artista poiché accanto alla passione per gli studi artistici prendono corpo gli interessi per l’impegno politico e sociale, che diventa prioritario, assieme con l’insegnamento nei licei artistici, fino a metà degli anni Ottanta. Nel 1985 riemerge l’attenzione alle cose dell’arte, riprende a dipingere con grande intensità. Nel 1987, prima mostra alla Galleria di Alberto Schubert con presentazione di Elena Pontiggia e Mario Nigro. Nel 1989 personale alla Galleria Artra diretta da Marcella Stefanoni. Nel 1990 inizia la collaborazione con lo studio di Pino Gastaldelli, storico gallerista milanese. Inizia un periodo di intenso lavoro dedicato esclusivamente alla pittura: nel 1991 personale con presentazione di Piero Dorazio, nel 1993 la personale Il Colore e la Parola con presentazione di Guido Ballo, mostra portata anche a Padova alla Galleria di Dante Vecchiato. Nello stesso periodo è presente in importanti mostre collettive con i più rappresentativi artisti di quegli anni. Nel 1996 promuove
l’attività di Fortunagoinarte che lo porterà,
nel corso degli anni, a essere il curatore di circa trenta mostre
personali e collettive.
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